La dieta vegana è più sana?
Il fatto che, in linea di massima, i vegani siano più attenti a quello che consumano rispetto alla gente comune, spesso non significa che abbiano sane abitudini alimentari o che seguano una dieta equilibrata. Soprattutto se le motivazioni primarie per passare ad una dieta vegan sono di stampo etico ovvero il contrario del mio percorso. Se ci pensate anche le patatine fritte (non quelle delle McDonald’s) sono vegane!
Il mio primo pasto vegan
Ricordo ancora il mio primo incontro del terzo tipo con una famiglia vegana nel lontano 2005 a Totnes, un villaggio nel Devon inglese quando non ero ancora vegano. Una domenica andai a mangiare da loro e dopo i soliti convenevoli siamo passati alle pietanze: un barattolo di burro di arachidi con del pane bianco ed un cesto di frutta. Che bello ha pensato il Fran Bodybuilder che allora mangiava carne ad ogni pasto della giornata, ma ripensandoci ora, non proprio un pasto ben bilanciato dal punto di vista dei nutrienti.
Cosa dicono gli studi scientifici
Questo ci porta a riflettere su un aspetto molto importante ovvero la difficoltà nel reperire evidenze scientifiche rilevanti in letteratura. Molto spesso gli studi pubblicati non rispecchiano con accuratezza i reali vantaggi della transizione ad una dieta priva di prodotti animali. Essi ci concentrano sulle lacune o le deficienze di alcuni micronutrienti semplicemente perché i soggetti analizzati seguivano una dieta basata solo su vegan junk food od alimenti industriali pre-confezionati. Questa tipologia di cibi, seppur vegetali, sono poveri di elementi nutritivi e sono ben lontani dalla miniera di risorse presenti negli alimenti naturali ed integrali.
i sono per esempio 2 studi in letteratura che dimostrano come il consumo di soia possa portare ad una femminizzazione del soggetto. Un ragazzo di 19 anni ed un uomo di 60 anni vegani che hanno verificato una riduzione dei livelli di testosterone e libido. Ma il dato più importante che spesso i media non hanno evidenziato è che il 19enne vegan consumava da 12 a 20 porzioni di tofu al giorno mentre l’uomo di 60 anni 3 litri di latte di soia al giorno! Gli effetti di effeminizzazione sono stati scatenati da questo consumo eccessivo di soia e derivati, quantità che a nessuno di noi sognerebbe mai di consumare seguendo una dieta bilanciata! Ne ho parlato approfonditamente in questa guida:
Plant-based è la mia scelta
Sono passato alla dieta vegetale per obiettivi salutistici, cercavo infatti il miglior carburante possibile per il mio corpo. Per questa ragione il mio approccio al veganesimo è stato subito di stampo plant-based ovvero una dieta basata su alimenti integrali di origine vegetale, la più varia possibile ed ho preso subito le distanze dalla dieta del fat vegan o del vegan junk food.
Se vogliamo prendere il meglio dal mondo vegetale, dobbiamo fare un pò di fatica, tornare al cibo non processato e mangiarlo nella maniera più simile a come nasce in natura. Meno l’alimento viene trasformato, più mantiene le sostanze nutritive che sono la nostra assicurazione per la salute.
Se preferisci guardare invece che leggere, di seguito il video: