Mindful Eating

Mindful Eating. Di cosa si tratta e che differenza c’è fra il Mindful eating vs. Intuitive eating

Che differenza c’è fra il Mindful Eating e l’Intuitive Eating? L’Intuitive Eating.

Intuitive Eating

è una tendenza emersa negli ultimi anni come corrente di pensiero in contrapposizione ai sostenitori del calcolo ossessivo dei macronutrienti. Molte fitness influencers hanno cominciato a decantarne le virtù come la soluzione ad una serie di disordini alimentari di cui sono state vittime in passato (forse non solo).

In realtà, come abbiamo già visto, se non si dispone già di una discreta educazione alimentare l’Intuitive Eating non porta sempre a diete salutari e bilanciate. In linea di massima si sa che siamo sempre portati a sopravvalutare quello che facciamo in palestra e a sottovalutare quello che mangiamo a tavola. Quando siamo a dieta è più facile ricordarci delle rinunce piuttosto che di un pasto abbondante che ci concediamo ogni giorno e che ci gratifica. Se non riusciamo a praticare l’arte della moderazione o se regolarmente mangiamo dolci ed alimenti con alta densità calorica (e poveri di nutrienti) non riusciremo ad ottenere i nostri obiettivi di composizione corporea. E’ sempre una questione di bilancio energetico sul medio-lungo termine e se andiamo a “braccio” o “ad intuito” non sempre saremo certi di raggiungere l’obiettivo soprattutto se non disponiamo di un’adeguata educazione alimentare.

Intuitive Eating

Alla ricerca di un equilibrio salutare e sostenibile

Non dobbiamo pensare solo a “dimagrire” ma piuttosto trovare un equilibrio salutare sostenibile. E’ indubbio che possiamo perdere peso anche mangiando quello che ci piace di più purchè riusciamo a ricreare un deficit calorico.

Sappiamo anche che non è solo una questione di macronutrienti, ma il giusto apporto di micronutrienti quali vitamine e minerali dalla dieta è ugualmente essenziale per salvaguardare la salute. Conoscere dove reperire questi importanti nutrienti è fondamentale per una dieta sostenibile sul lungo termine.

Uno stile alimentare fondato su una solida consapevolezza di quello che mangiamo

Per questo motivo sono decisamente più favorevole ad un tipo di approccio che definirei come Mindful Eating ovvero

uno stile alimentare fondato su una solida consapevolezza di quello che ingeriamo durante l’intero arco della settimana e che prevede quindi una fase iniziale di sviluppo di questa consapevolezza tramite il conteggio e monitoraggio dei valori nutrizionali degli alimenti che consumiamo abitualmente.

Si tratta di un livello superiore di maturità ed educazione alimentare che ci libera dalla prigionia delle diete prescrittive ed allo stesso tempo ci permette di far scelte alimentari coscienziose senza affidarsi solamente allo stimolo della fame (spesso fame nervosa) o quello che ci suggerisce di mangiare il nostro cervello in una fase ribelle successiva a periodi di diete rigide e di privazione.

Mindful eating

Stop al conteggio dei macros

Il Mindful Eating prevede l’affermarsi di corrette abitudini alimentari e la piena autonomia di poter gestire la dieta in maniera flessibile senza più ricorrere regolarmente al conteggio dei macros.

Il conteggio dei macros diventa quindi un mezzo piuttosto che il fine ultimo del nostro percorso alimentare. Una strategia necessaria per imparare a riconoscere le diverse fonti alimentari e poter pianificare così il proprio diario alimentare ai fine del raggiungimento del nostro obiettivo. C’è differenza infatti fra un approccio anarchico e ribelle come quello dell’Intuitive Eating e quello flessibile e sostenibile del Mindful Eating.

Stop al conteggio dei macros
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