La dieta inversa, conosciuta anche come “reverse dieting”, è una strategia nutrizionale che promette di aiutarci a perdere peso mangiando di più. Ma sai come funziona una reverse diet? Se non l’hai mai fatta e stai uscendo da una situazione di restrizione calorica spinta, potresti non reggere una fase di reverse diet. È capitato spesso ai miei atleti e, quando insieme abbiamo capito che non era il caso di seguire questa strategia, ho modificato il piano per rialzare le kcal più velocemente. Affidarsi ad un coach esperto serve proprio a programmare bene il percorso per evitare questi errori. Vediamo insieme se questo approccio potrebbe fare al caso tuo.
Cos’è il blocco metabolico?
Dopo un periodo di dieta ipocalorica, il nostro metabolismo può rallentare, un fenomeno noto come “blocco metabolico”. Questo può portare a una perdita di massa muscolare e un aumento di peso, anche se stiamo ancora mangiando poco.
Una strategia per prevenire il blocco metabolico è la dieta inversa. Essa mira a “sbloccare” il metabolismo e a ripristinare la nostra capacità di costruire massa muscolare.
La dieta inversa VS. la dieta di recupero
Il termine “dieta di recupero” è spesso utilizzato nel bodybuilding per descrivere un regime alimentare che mira a riportare una persona da un periodo di deficit calorico a un equilibrio alimentare ottimale per migliorare le prestazioni atletiche. La dieta inversa e la dieta di recupero possono sembrare simili, ma hanno obiettivi leggermente diversi. Mentre entrambe mirano a riportare il corpo a un equilibrio alimentare, la dieta inversa si concentra più specificamente sulla riattivazione del metabolismo.
Molti di noi temono che ricominciare a mangiare di più dopo un periodo di dieta possa farci perdere i risultati che abbiamo ottenuto. Questa paura può essere paralizzante, ma con l’approccio giusto, è possibile superarla.
Trovare il tuo “Sweet Spot”
Cos’è il “Sweet Spot”?
Il “sweet spot” è quel range di grasso corporeo che ci permette di mantenere livelli di energia costanti, avere un rapporto sano con il cibo e una normale attività sessuale.
Il tuo “sweet spot” dipenderà da vari fattori, tra cui la tua composizione corporea, il tuo livello di attività fisica e il tuo stile di vita generale. È importante lavorare con un professionista della salute o un nutrizionista per trovare il tuo “sweet spot” personale.
Come impostare un reverse diet
Fattori da considerare
Prima di iniziare una dieta inversa, è importante considerare vari fattori, tra cui la durata del tuo precedente deficit calorico, la restrittività della tua dieta ipocalorica, il tipo di allenamento che hai seguito e il tuo punto di partenza e di arrivo in termini di composizione corporea.
L’approccio classico
L’approccio classico alla dieta inversa, proposto dal Dr. Layne Norton, prevede un aumento calorico graduale e progressivo per minimizzare l’accumulo di tessuto adiposo.
L’approccio moderno
Negli ultimi anni, il Dr. Eric Helms ha proposto un approccio alternativo alla dieta inversa, che prevede un ritorno repentino alle calorie di mantenimento, mangiando sempre a sazietà fin dalla prima settimana.
I pro e i contro dei due approcci
L’approccio classico
L’approccio classico alla dieta inversa può essere difficile da seguire per alcune persone, che potrebbero rifiutarsi di tornare agli stessi comportamenti dei mesi precedenti, come pesare gli alimenti e controllare i macro. Inoltre, l’aumento graduale delle calorie può non essere sufficiente per evitare la tentazione del “binge eating”.
L’approccio moderno
L’approccio moderno alla dieta inversa può portare ad un aumento più rapido di peso e tessuto adiposo, ma una volta raggiunto il “sweet spot” di grasso corporeo, il senso di fame e sazietà tende a regolarsi, portando più velocemente a un equilibrio alimentare.
Il ruolo del Bodybuilding
Nella fase di massa, l’obiettivo è fare vero body-building, ovvero “costruzione muscolare”. Questa fase è cruciale perché definisce le premesse per un eventuale periodo di definizione e conseguente dieta inversa. Più massa muscolare abbiamo, più alto sarà il nostro metabolismo basale. Inoltre, più alto sarà il nostro budget calorico in massa, meno dobbiamo tagliare le calorie per raggiungere il nostro fisico ideale in definizione.
La fase di massa non dovrebbe durare solo pochi mesi. È importante dare al nostro corpo il tempo di costruire massa muscolare prima di passare alla fase di definizione.
Conclusioni
La dieta inversa è una strategia nutrizionale interessante che può aiutarci a perdere peso mangiando di più. Tuttavia, come per qualsiasi dieta, è importante ricordare che ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra. Come ti spiegavo nel primo paragrafo, infatti, non è mai bene ostinarsi su un percorso che, anche se ha funzionato benissimo su altri soggetti, potrebbe portare soltanto problemi a te. Lascia che sia io a guidarsi in questa direzione, così che possa capire in maniera oggettiva se potrebbe essere una strategia vincente anche nel tuo caso. Ti aspetto per una consulenza gratuita.