Fibre muscolari: quanti tipi ne esistono?

Fibre muscolari. Quanti tipi di fibre muscolari esistono?

Il tipo di fibra muscolare prevalente determina lo sport a cui si è predisposti

Sei un velocista od un maratoneta? Puoi essere bravo su entrambe le distanze? Il tuo tipo di fibre muscolari può determinare gli sport in cui sei naturalmente predisposto. Gli atleti olimpici tendono a vincere in quegli sport che esaltano le caratteristiche del loro corredo genetico.

Il tipo di fibra muscolare tuttavia rappresenta solo uno dei tanti fattori che può predire il successo di un atleta. La preparazione mentale, l’accuratezza del gesto tecnico, una nutrizione corretta e bilanciata, il riposo e recupero fra una sessione ed un’altra di allenamenti per esempio sono altri fattori fondamentali nel determinare il successo di un atleta.

Il tipo di fibra muscolare prevalente determina lo sport a cui si e predisposti

Le diverse fibre muscolari

Il muscolo scheletrico è costituito da fasci di singole fibre muscolari chiamate miociti. Ogni miocita contiene molte miofibrille ovvero filamenti di proteine ​​(actina e miosina) che possono afferrarsi l’un l’altro e tirare – questo accorcia i muscoli provocando la contrazione muscolare.

Le diverse fibre muscolari

È generalmente accettato che tutti tipi di fibre muscolari possono essere suddivisi in due tipi principali: fibre muscolari a contrazione lenta (tipo I) e fibre muscolari a contrazione rapida (tipo II). Le fibre a contrazione rapida possono essere ulteriormente classificate in fibre di tipo IIa e di tipo IIb.

Queste distinzioni sembrano influenzare il modo in cui i muscoli rispondono all’allenamento e all’attività fisica in quanto ogni tipo di fibra muscolare si contrae in modo differente. In media, le persone hanno circa il 50% di fibre muscolari a contrazione lenta e il 50% di fibre a contrazione rapida nella maggior parte dei muscoli utilizzati per il movimento.

Fibre muscolari rosse a contrazione lenta di tipo I o ad ossidazione lente (slow oxidative – SO)

Le fibre muscolari a contrazione lenta sono più efficienti nell’utilizzare l’ossigeno per generare carburante adenosina-trifosfato (ATP) in contrazioni muscolari continue ed estese per un lungo intervallo di tempo (metabolismo aerobico). Si attivano più lentamente rispetto alle fibre a contrazione rapida ma possono andare avanti per molto più tempo prima che si affatichino.

Le fibre a contrazione lenta sono quelle utilizzate prevalentemente dai maratoneti o dagli atleti di endurance che si sottopongono ad uno sforzo fisico per un intervallo di tempo più lungo. Le fibre muscolari a contrazione lenta vengono definite anche fibre rosse per l’abbondante contenuto di mioglobina e mitocondri che conferiscono appunto il colore rossastro alle fibre.

Fibre muscolari rosse a contrazione lenta di tipo i o ad ossidazione lente

Fibre muscolari bianche a contrazione rapida fatica-resistenti di tipo IIa o glicolitiche ossidative (rapide fast oxidative glycolitic – FOG)

Le fibre a contrazione rapida sono più efficaci nel generare forza e velocità durante esercizi di breve durata ma tendono ad affaticarsi più rapidamente rispetto alle fibre di tipo I o rosse. Le fibre a contrazione rapida vengono innervate dai motoneuroni più grandi specializzati nella trasmissione rapida di impulsi nervosi.

Il tipo di fibra bianca assume un colorito biancastro a causa della scarsa presenza di mioglobina e mitocondri. Al contrario delle fibre rosse, sono provviste di una scarsa presenza di capillari ed utilizzano prevalentemente il processo metabolico anaerobico della glicolisi.

Le fibre a contrazione rapida di tipo IIa possono tuttavia utilizzare sia il metabolismo aerobico che anaerobico per produrre energia, hanno una velocità di contrazione leggermente inferiore ma sono dotate di maggior resistenza – per questa ragione vengono anche definite fibre intermedie in quanto rappresentano un punto di passaggio fra l’attivazione delle fibre lente e quelle veloci.

Volendo complicarci ulteriormente la vita, nei muscoli scheletrici è presente un terzo tipo di fibre, dette IIx, con caratteristiche intermedie tra le IIa e le IIb.

Fibre muscolari bianche a contrazione rapida fatica resistenti di tipo iia o glicolitiche ossidative

Fibre muscolari bianche a contrazione rapida affaticabili di tipo IIb o glicolitiche rapide (fast glycolitic – FG)

Queste fibre a contrazione rapida utilizzano il metabolismo anaerobico per creare energia e sono le “classiche” fibre

muscolari a contrazione rapida che eccellono nel produrre movimenti potenti e veloci su un breve intervallo di tempo. Questa fibra muscolare è dotata di maggior potenza rispetto a tutti gli altri tipi di fibra muscolare, ma anche una limitata resistenza allo sforzo – tende ad affaticarsi altrettanto velocemente. In generale i muscoli degli sprinters hanno un’elevata percentuale di fibre bianche di tipo IIb.

Fibre muscolari bianche a contrazione rapida affaticabili di tipo iib o glicolitiche rapide

Le fibre veloci di tipo IIb si attivano soltanto quando il reclutamento delle fibre intermedie e le fibre a contrazione lenta è massimo. In linea generale infatti, durante uno sforzo fisico si attivano sempre prima le unità motore più piccole e mano a mano che l’intensità aumenta si ha un progressivo reclutamento delle fibre più rapide di potenza.

Fibre muscolari 4
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