Allenarsi anche quando hai la febbre?
Molti di voi mi hanno chiesto negli ultimi anni: Fran tu come ti comporti in questi casi? Ti alleni sempre e comunque, anche quando prendi l’influenza o non ti senti in forma? Qual è il tuo approccio all’allenamento, riposo e convalescenza?
La risposta breve e’: “faccio quello che posso” (ovviamente nei limiti del possibile, non vado in palestra se sono completamente moribondo o con la febbre a 40! Ci vuole sempre un po’ di raziocinio!). Amo allenarmi, ma cerco di capire fin dove posso spingermi, per non dover rinunciare, ad un maggior numero di allenamenti successivamente.
Il parere del medico
Se il vostro medico vi ha detto di aspettare un paio di giorni o una settimana prima di tornare ad allenarvi gli darei retta. Soprattutto se andare ad allenarsi quel giorno o quella settimana in cui non stiamo al 100% significa poi dover prolungare la convalescenza di un’altra settimana. Meglio fermarsi, guarire e poi ricominciare alla grande!
Non è’ quello che facciamo in una singola seduta di allenamento che fa la differenza ma il lavoro costante e senza sosta che abbiamo fatto negli ultimi mesi ed anni. Non si va in palestra perche’ bisogna andarci ma perche’ si e’ programmato un percorso di miglioramento fisico sul lungo termine. Non saranno certo due giorni a letto, a cambiare la vostra condizione.
L’importanza del deload
Non perdete massa muscolare o cominciate ad ingrassare se saltate un paio di sedute o addirittura un’intera settimana! Al contrario può invece aiutarvi nella supercompensazione e recupero muscolare.
Abbiamo dedicato al tema deload una guida:
Se vi allenate in multifrequenza, andando a colpire quindi gli stessi distretti muscolari più volte a settimana il problema non si pone proprio perché magari ad inizio o a fine settimana scorsa avete già inserito un discreto volume di allenamento.
Vedo sempre più gente dare davvero poca importanza alle settimana di scarico o deload proprio perché hanno paura che fermandosi o rallentando il ritmo si vada a perdere parte dei muscoli costruiti nei mesi precedenti. In realtà, come ho ripetuto più spesso affrontando il discorso dieta, il nostro corpo ricercherà sempre un omeostasi e l’equilibrio a cui è stato abituato negli ultimi mesi, anni, non giorni o ore! Quindi il problema non dovrebbe proprio sussistere!
Come allenarsi in questi casi
Personalmente in questi casi preferisco allenarmi con protocolli di forza con serie in buffer senza arrivare a completo cedimento muscolare. Avete presente quel dolore pulsante alla testa quando avete un’emicrania o soffrite di sinusite come il sottoscritto? Meglio evitare le tecniche di intensità in questi casi per evitare un aumento della pressione interna!
Poi solitamente faccio degli aggiustamenti sul volume di allenamento: negli esercizi ausiliari o di isolamento per esempio, lavoro più sul tempo sotto tensione (TUT) anche qui però senza esagerare se ho mal di testa.
In questi casi poi i miei workouts sono sicuramente più brevi rispetto al solito, a volte anche solo 20 minuti ma almeno riesco a fare un po’ di lavoro in palestra, non ho nessuna pretesa in queste circostanze.
Se il giorno dopo sto un po’ meglio aumento di nuovo l’intensità degli allenamenti fino a tornare ai livelli miei soliti quando ho recuperato al 100%. Se mi accorgo invece durante una seduta che non faccio altro che peggiorare le cose, mi fermo, faccio la doccia torno a casa e valuto se saltare il giorno successivo.
Come ho già detto credo che sia sempre meglio fare un passo indietro per poi poter progredire una volta recuperato al 100% piuttosto che andare ad allenarsi ostinatamente come dei muli e poi rischiare di dover star fermi un mese intero anziché una sola settimana.